La comunità cibo di crinale 2040: ecomuseo diffuso della biodiversità agro-silvo-pastorale

Il Crinale dell’Appennino Tosco Emiliano è un confine politico amministrativo tra la regione Toscana e la regione Emilia Romagna, oltre ad essere una frontiera climatica importantissima che separa l’ambiente mediterraneo da quello continentale, preminente nell’area della Pianura Padana. Vedere il crinale come limes, però, è una visione sbagliata dato che storicamente e socialmente rappresenta luogo di incontro tra comunità diverse, luogo di biodiversità agrosilvopastorale, in cui sono state tramandate tradizioni, racconti, esperienze che vanno fatte conoscere e preservate.
La valli che formano il variegato habitat sotto il crinale appenninico hanno una storia legata indissolubilmente alle strade, vie di comunicazione che hanno plasmato il paesaggio, modellato borghi, incontrato culture differenti. Le nostri valli sono piccoli mondi molto spesso contraddistinti dalla presenza di pastori transumanti, nobili lavoratori, custodi di saperi e divulgatori di pratiche ancestrali. Lo stesso termine transumanza, di derivazione latina, identifica un moto fisico, uno spostamento da un luogo ad una altro, lungo vie e tracciati identificati che ricalcano antiche strade. La transumanza, riconosciuta nel 2019 patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dall’Unesco, è una pratica rispettosa del benessere animale e dei ritmi stagionali, e che affonda le sue radici sin dalla preistoria.

In questo contesto la Lunigiana, terra di confine dalla natura incontaminata, è stata ed è tuttora luogo strategico e crocevia. Una regione attraversata da numerosi percorsi viari che l’hanno plasmata e modellata: la Via Francigena, che si snoda nelle aree limitrofe al fiume Magra e che si sviluppa lungo la Valdantena, la Valle del Caprio e la Valle del Bagnone, la Via del Volto Santo, itinerario di montagna che conduce a Lucca, e la Via degli Abati, che fa il suo ingresso in Lunigiana dal Passo del Borgallo e la Valle del Verde.

Altre vie storiche sono la Strada Lombarda, sulla direttrice Parma Luni, che si snoda nel territorio pontremolese e nell’Alta valle del Caprio e la Via dei Linari, collegamento storico tra l’area reggiana e la Valle del Taverone.

Le valli descritte negli itinerari sono inserite all’interno dell’Area di Biosfera Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano, data la profonda relazione tra uomo e natura presente da secoli in questo territorio. Ne sono un esempio le numerose risorse animali e vegetali iscritte all’interno al Repertorio Regionale e all’anagrafe nazionale (PAT, DOP,IGP, IGT, Presidi Slow Food) oltre alle emergenze museali che raccontano le vicende etnografiche e antropologiche della nostra terra: dal Museo Etnografico di Villafranca in Lunigiana e il Museo della Civiltà Contadina di Lusignana che tramandano la storia rurale e agro silvo pastorale lunigianesi, sino al Museo Archivio della Memoria di Bagnone e il Museo dell’Emigrazione Gente di Toscana all’interno della cornice del Castello di Lusuolo, che raccontano le vicende migratorie del popolo lunigianese.

Questo sito si propone come un viaggio in una terra magnifica,
ancora oggi formata da persone che tramandano tradizioni particolari ieri come oggi.